La fine del mondo

Alle 14:44 siamo ancora qui. Niente zombi, niente campane dell'apocalisse, niente alieni. Io infondo ci speravo che cambiasse veramente qualcosa, che tutto quello che ho fatto fino ad ora trovasse finalmente il suo senso: 5 anni di psicologia potrebbero aiutare a calmare la gente in preda ad allucinazioni di massa, terrori e fobie. Rimanderò il mio folle desiderio di salvare il mondo ad un altra data. In quella data forse anche il mio nipotino si sarà calmato e magari inizierà a parlare come un bambino di 3 anni e non come un piccolo dinosauro.

Cosa speravo che cambiasse? il mondo. Il mio Mondo; il solito tram tram quotidiano che passa attraverso il cosa indossare la mattina, cosa mangiare a pranzo( la parte che riserva le maggiori sorprese visto che i miei genitori non sono quasi mai d'accordo, almeno da quando io abbia memoria), cosa fare della mia vita, decidere se uscire dopo la palestra. Molto semplice. Troppo. Mi annoio abbastanza facilmente ma non so come interrompere questo circolo. Ogni tanto parto, cambio città, rivedo vecchie facce, che stanno lentamente ma inesorabilmente cambiando, quasi da non poterle più riconoscere.

Mi chiedo cosa vorrò fare della mia vita, visto che il mondo non è finito. Oltre a rifugiarmi in camera, tra musica, libri e amici, per scappare alla routine del mondo. Non so bene da cosa esattamente sto scappando. Forse dal passare del tempo; forse dalle responsabilità. Forse dalla noia.

Il mondo non è finito perchè ci sono ancora troppe domande che non hanno una risposta.

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