Il sogno e la chimera

La settimana scorsa c'è stato l'ultimo evento di Vampiri Assenzio e forse solo ora mi sto veramente rendendo conto della cosa! Grazie a chi ha reso reale quel mondo in cui ho potuto dare vita ad uno dei miei alter ego ( Castalia) e mi ha fatto vivere un'infinità di avventure, anche se non me ne sono subito resa conto. Ecco cosa mi ha ispirato quella serata:

L'inizio e la fine. Il sogno e la chimera.
Non era più nella sua città, ne nel suo tempo
Forse era riuscita a penetrare finalmente dentro le trame più profonde della Rete, li dove avrebbe voluto essere e forse questa volta non ne sarebbe più uscita.

Le importava?
No

Si
No

Mai

In quei meandri dell'Ombra aveva ritrovato la sola creatura al mondo da cui non si sarebbe separata per l'eternità. 
Tacevano le voci, quella notte, e il silenzio tanto agognato inquietava la malkavian. 
Era pesante. Rosso. Pastoso

Aristide parlava, parlava, come se sapesse che in quel silenzio, lei non era capace di sopravvivere.

E venne poi quel urlo, cosi straziante che intorno a Castalia si ruppero tutti gli specchi ed i frammenti divennero lacrime che solo il suolo poteva conoscere.

Il Cielo si era tinto di nero fumo, rosso cremisi. bianco. Morte.
Cielo, in quel suo nuovo mondo non c'era ed ora toccava a lei consolare Lia, amarla più di una madre.
Soffocarla, renderla libera

Aristide aveva promesso che l'avrebbe adottata. Sposata. Ma non come fanno i mortali
Senza fronzoli e merletti, ma solo con nastri, pizzi e furetti azzurri

Le spire del tempo imbrigliate nelle trame della Rete, si sarebbero strette intorno ai loro cuori spenti e li avrebbero avvolti come un Manto, nero, che nascondo dalle Moltitudini, e mai più separati


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