Fuoco e ghiaccio


In quell'attimo che sarebbe dovuto durare per l'eternità, con accanto l'unico uomo che avesse mai sfidato la morte solo per averla accanto,
nonostante avesse giurato sulla sua vita di portare vendetta, un ricordo sbiadito, lontano, sfuggente, le invadeva la mente.

Nel luogo in cui tutto era perfetto, ogni cosa era finalmente al suo posto e la VonCerberus aveva
nuovamente la sua famiglia vicino a se, le mancava qualcosa; si sentiva agitata, presa da una smania
che difficilmente si riesce a spiegare, quell'agitazione che ti pervade poco prima di dormire, che
ti fa agitare le gambe come mosse da un'invisibile marionettista. Cercò il volto rassicurante di
Rodrigo, ma si ritrovò sola, attorniata da una fitta nebbia dalle sfumature bluastre; il fumo denso la
penetrava fin dentro le ossa ed il suo sangue ribolliva di rabbia e di desiderio, così costretta da
una forza che non riusciva a comprendere.

"Desdemona..." una voce che non aveva direzione, portata dal vento, si spandeva nell'aria
"Cosa fai qui tutta sola..."-" Oh ma non sono sola, colui che ha deciso di seguirmi si è solo allontanato e io lo aspettavo". Provò a muoversi, ma era come se delle catene le bloccassero i polsi e le caviglie, perfino il collo si era irrigidito e la VonCerberus non riuscì neanche a girare la testa 
"Quindi sei tutta sola...forse è il tuo destino rimanere sola..."- "Ora tuttavia non lo sono, se mi state parlando...e voi che ci fate qui, mio Signore?".

L'imperatore allora arricciò le labbra in un macabro sorriso inclinando appena la testa
"Oh, facevo un giro, ci sono tante cose che non so e mi incuriosiscono" " E cosa avrei mai di così speciale da incuriosirvi mio Signore?"- "C'è sempre qualcosa da scoprire...".

Come tranciati di netto da una lama perfetta, i lacci del corpetto dell'armatura cedettero
contemporaneamente e la pettorina ciondolò oltre il petto della VonCerberus prima di scivolare a
terra

"Desdemona..." si sentì ancora risuonare in quella nebbia, che si faceva ancora più fitta.
Se fosse stata ancora viva, la giovane avrebbe trattenuto il respiro e preso fiato a fatica.
Irrigidì le braccia e provò a girarsi, ma la presa intorno ai suoi polsi si fece più salda.

"Se avessi ascoltato il mio istinto forse sarei ancora viva, a combattere al vostro fianco..."

"Oh Desdemona...temo di no, il tuo destino era proprio questo"- "Quindi sono stata ingenua per due volte...una volta per la mia sorte e la seconda per voi , perché vedete mio Signore, il fuoco vicino al ghiaccio di corrompe"

 "Ma il ghiaccio vicino al fuoco si scioglie...".

Un brivido attraversò l'intero corpo di Desdemona ed uno strano calore le scaldò il volto e le
viscere più profonde del corpo. Si sentì serrare la gola ed inclinò la testa all'indietro con
respiro affannato.

"Melkior..."- "Non ancora, Desdemona, non è il momento giusto per tutto questo! Posso solo darti dei frammenti di ciò che cerchi... ricorda però che non sono io che rispondo ai tuoi profondi e scabrosi desideri, ma sarai tu a dover rispondere ai miei comandi...come hai sempre fatto, Desdemona...", così l'Imperatore le sussurrò, sfiorandole l'orecchio con le labbra, prima di sparire avvolto in quella nebbia che nessuna creatura vivente sarebbe stata in grado di sopportare.

"Come volete mio Signore..." rispose a fil di voce lei, prima di crollare in ginocchio come una marionetta rotta.



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