Solstizio d'inverno-Yule

Cenni storici (per capire le continuità tra feste pagane e cristiane):
Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente “sole fermo”. Se ci troviamo nell'emisfero nord della terra, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo infatti osservare come il sole sembri fermarsi in cielo, fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all'equatore. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.

Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.

Questa interpretazione “astronomica” può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi distanti tra loro. Pochi sanno infatti che, intorno alla data del 25 Dicembre, quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horus, che mosaici ed affreschi raffigurano in braccio a Iside, ricordando da vicino l’iconografia cristiana della Madonna col bambino. Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, veniva festeggiato il dio Sole babilonese Shamash. Successivamente comparve poi in Babilonia il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz, che veniva considerato l’incarnazione del Sole. Allo stesso modo di Iside, anche Ishtar veniva rappresentata con il suo bambino tra le braccia e attorno alla testa di Tammuz si rappresentava un’aureola di 12 stelle. È interessante aggiungere che anche in questo culto il dio Tammuz muore per risorgere dopo tre giorni. Sempre nei giorni del solstizio d’inverno, nell’antica Grecia si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea; nel Messico pre-colombiano nascevano il dio Quetzalcoath e l’aztecoHuitzilopochtliBacab (il dio Sole messo al mondo dalla vergine Chiribirias) nello Yucatan; il dioFreyr, figlio di Odino e di Freya, era invece festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing-Shin in Cina, mentre in Persia si celebrava il dio guerriero Mithra, anch’esso partorito da una vergine e soprannominato “il Salvatore”.
Le origini di tale coincidenza vanno ricercate in ciò che è “principio” della vita sulla terra e che “dal principio” è stato oggetto di culto e di venerazione: il sole. I popoli antichi si sentivano infatti intimamente legati al “ciclo della natura” poiché da questo dipendeva la loro stessa sopravvivenza. L’uomo antico si sentiva parte di quella natura, ma in posizione di debolezza, il mondo appariva lui come un luogo dominato da forze potenti e indecifrabili. Per questo, attraverso il rito, cercava di guadagnarsi la benevolenza di questa o quella forza. 

La tradizione delle streghe descrive questa festa di Yule, Solstizio d’Inverno, come il giorno in cui l’oscurità si prepara a cedere il passo alla luce che nasce dalla Dea, il Re Agrifoglio soccombe al Re Quercia, il Sole Bambino. Yule è una festività solare, veniva celebrata con il fuoco bruciando il “ceppo di Yule”, un ceppo, spesso di Quercia, che veniva decorato con pigne, aghi di pino, nastri e che simbolicamente rappresentava il Sole rinato. Una parte del ceppo veniva conservata durante l’anno per proteggere la casa e veniva utilizzato per accendere il ceppo di Yule l’anno seguente. ( fonti: Leonardo News e la Soffitta delle Streghe)

Per quanto mi riguarda oggi sembra essere una bella giornata: mi sento un pò meglio ( anche se ho iniziato il terzo blister di pillole!!), mio papà ha acceso la stufa a legna ( lui dice senza un vero motivo, solo perché eravamo tutti a casa) e Pietro ha iniziato a lavorare. Speriamo davvero che la Notte più lunga dell'anno stia finendo. Il Sole mi sembra così lontano e freddo, però io mi sto facendo forza, perché in questa lunga notte, un Faro ha illuminato la mia strada evitando che mi perdessi nel buio!
"Lasciate che la Luce nasca dentro di Voi. Abbandonate i dubbi e le paure. Vi attende bellezza, armonia, felicità e tanta tanta Luce. Dentro di voi troverete tutte le risposte"

Commenti

  1. mi chiedevo come mai sembri così legata al natale... direi che adesso mi sono fatto un'idea... grazie della lezione :-)

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