La foresta del fauno


"Ci risiamo, ecco un altro che prova a conquistarmi!" questo pensava Desdemona mentre camminava verso l'uscita del forte in cui si trovava. Stava preparando la preghiera serale. 

Erano stati due giorni intensi e anche pericolosi. Lei e Biorn erano gli unici VonCerberus per migliaia di miglia. Oltre ad essere gli unici sallariti,insieme alla nana, per chissà quanto ancora in quella zona.
Un mese e mezzo di viaggio la divideva dai confini di Sallar e iniziava seriamente a mancarle casa. 

Le mancavano i suoi partenti, anche se gli ultimi mesi non erano certo stati dei migliori: Victor non le parlava più da tanto tempo, quasi sei giri di luna, e gli altri sembravano cosi diversi nei suoi confronti, da quando era morto Fredrik. In realtà non le importava molto, le dispiaceva solo che Victor non le parlasse.

Quello le faceva male. Quel pensiero l'aveva accompagnata fino a quel forte, nella speranza di trovare il figlio scomparso di un povero vecchio che aveva conosciuto in capitale.
Lui era morto poco dopo la conquista del forte ed il figlio era scappato. Questa era l'ennesima brutta notizia, da quando aveva scoperto che quell'Abele, avrebbe dovuto essere portato al tempio dell'Abisso ed usato come tramite per il Primo. Lo aveva avuto cosi vicino, e lo aveva fatto scappare. 

Volontariamente. Ma come poteva saperlo? Non glielo aveva detto neanche quel tipo strano che era apparso la notte passata al forte: lui la conosceva, ma lei non lo aveva mai visto. E chiedere una visione più chiara all'Abisso le era costato una grande sofferenza.

Chissà cosa avrebbe detto Victor se avesse saputo che lei aveva provato ad invocare l'Abisso in pieno giorno. Ma era necessario, doveva capire. Infondo le era anche stato risposto, in un qualche modo. Avrebbe dovuto indagare meglio sul da farsi, ma essere cosi lontana da casa e dal tempio non aiutava.

 Come non aiutava avere Nemes sempre vicino. Non la lasciava un attimo, in attesa che lei si concedesse. Era di bell'aspetto, abile in battaglia...ma non era...non era... . Desdemona scosse la testa a quel ridicolo pensiero.
"Madama Montya..." cosi l'aveva chiamata il maestro Calimasil, dopo che lei aveva chiesto notizie di Rodrigo. Non sapeva se le avesse dato più fastidio il titolo o il nome...Ma infondo cosa le importava? 

Perchè pensare a qualcuno che non vedeva da mesi, con cui aveva passato pochissimo tempo, quando aveva vicino a se molti altri valorosi guerrieri? Peccato che fossero di Kena e che l'unico di Sallar di cui davvero le importasse fosse scomparso. Vivo per fortuna, a detta della nana guerriera

"Però..sarebbe divertente..." immaginò per un attimo, uno scontro tra Rodrigo e Nemes. Chi voleva che vincesse? risposta scontata...anche se non le piaceva affatto. Uscì dal forte e cercò di concentrarsi solo sulla preghiera. In lontananza sentì Victor Pendragon richiamare i presenti.  

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